PICCHIO VERDE

La sua proverbiale diffidenza lo rende un soggetto molto ambito da ogni appassionato osservatore e fotografo. Tutti i picchi sono uccelli che ho sempre amato e sin da ragazzo mi ha sempre incuriosito un foro in un tronco. Immaginavo l'immane lavoro di scavo che un piccolo scalpello quale è il suo becco, potesse realizzare con estrema precisione. Tanti sono i libri e le informaziuoni scritte che ho letto per saperne di più circa le sue abitudini. Ricordo vivamente quando spesso veniva riportato sui testi che raramente il picchio verde rioccupa anno dopo anno un vecchio nido. Quando invece un binocolo è andato a sostituire quasi completamente i libri, mi sono reso conto che in realtà non è quasi mai così... Un foro scoperto quest'inverno, a favore di luce del mattino, libero da rami e ingombri e a meno di due metri da terra, mi ha fatto giocare una scommessa. Costruire un capanno più piccolo possibile sperando che il tempo facesse abituare il potenziale abitante del tronco alla sua presenza. La mia soddisfazione è esplosa quando durante un sopralluogo, ho visto che le mie previsioni si erano avverate! Il mio punto a favore è stato che per tutta la durata dell'allevamento dei piccoli, la coppia non ha avvertito mai la mia presenza perchè oramai quell'ammasso di telo fogliato e rovi faceva parte di quell'ambiente. Non dimenticherò mai le mie lacrime di commozione il giorno in cui sei piccoli sono usciti dal nido pronti alla vita! I compiti ben suddivisi dei genitori; lei che alimentava i piccoli che sbucavano di continuo dal nido e lui che li chiamava dall'alto dell'albero per tenerli radunati. Un lavoro degno di due insegnanti d'asilo!!! Per un paio di settimane ancora, i sei fratelli hanno continuato a frequentare il loro albero imparando sempre più a non dipendere dai genitori. Col passare dei mesi ho continuato ad osservare la famiglia fino a quando, in pieno inverno, i giovani non sono stati scacciati dai genitori verso un territorio tutto loro e tutto da scoprire. Puntualmente, giorno dopo giorno, i due adulti hanno continuato a fare visita al loro albero permettendomi così di fotografarli anche nelle azioni di vita quotidiana.

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